Verona in un giorno: cosa visitare
- mcarmen271802
- 13 gen
- Tempo di lettura: 6 min

1 - ARENA DI VERONA
L'Arena di Verona è un anfiteatro romano situato nel centro storico di Verona, icona della città veneta insieme alle figure di Romeo e Giulietta. Si tratta di uno dei grandi fabbricati che hanno caratterizzato l'architettura romana ed uno degli anfiteatri antichi giunto a noi con il miglior grado di conservazione, grazie ai sistematici restauri eseguiti fin dal Cinquecento; proprio per questo motivo, nonostante le numerose trasformazioni subite, esso consente al visitatore di poter facilmente comprendere la struttura di questo genere di edifici, rigorosamente soggetti alla funzione cui erano destinati ma dotati comunque di una essenziale bellezza.
Durante i mesi estivi ospita il celebre festival lirico areniano, le cui stagioni si svolgono ininterrottamente dal 1913, mentre il resto dell'anno è meta di molti cantanti e musicisti internazionali.
2- LA CASA DI GIULIETTA

L'edificio che ospita la casa di Giulietta è una casatorre di origine medievale, la cui presenza è attestata per la prima volta in documenti datati al 1351. Nella casatorre era presente la locanda "del Cappello", di proprietà degli eredi di Antonio Cappello, testimoniata anche dalla presenza dello stemma del copricapo sulla chiave di volta dell'arco che affaccia verso il cortile interno. Fu proprio a causa dello stemma del cappello che tra XVIII e XIX secolo, quando si svolse la ricerca dei luoghi legati alla tragedia shakespeariana, l'edificio venne erroneamente associato alla famiglia Capuleti, ovvero i Cappelletti presenti (insieme ai Montecchi) nel Purgatorio di Dante Alighieri. Nonostante la proprietà cambiò diverse volte nel corso dei secoli, l’edificio mantenne la funzione di locanda, a cui si aggiunsero alcune botteghe artigiane.
Nel 1905 il Comune di Verona acquistò il fabbricato, in parte ceduto nel 1930 per consentire la costruzione del Teatro Nuovo. Infine, nel 1939, il direttore dei musei civici, Antonio Avena, portò a termine l'allestimento della casa-museo. Il suo intervento mescolò decorazioni in stile neomedievale realizzate ex novo su pareti e soffitti insieme a elementi provenienti dalle collezioni civiche, come pietre, colonnine, camini, stemmi e arredi databili tra XIII e XV secolo. Per il balcone furono realizzate appositamente le due mensole di marmo rosso, mentre per la balaustra venne recuperata una lastra medievale proveniente dalle collezioni civiche. Vista la dimensione ridotta della lastra, furono realizzati due allunghi laterali e le chiusure laterali in marmo bianco e pietra di Avesa, su cui furono riprodotti gli stessi archetti della parte centrale.
La popolarità della casa e del balcone crebbe considerevolmente nel secondo dopoguerra. Fu in questo periodo che il nuovo direttore dei musei civici, Licisco Magagnato, a seguito della riforma di Castelvecchio (che lo vide protagonista insieme all'architetto Carlo Scarpa), decise di affrontare il tema della casa-museo. Il percorso venne riordinato e gli ambienti collocati nei cinque livelli completati con un nucleo di opere medievali, tra cui affreschi staccati del tardo XIV secolo, arredi e altri oggetti provenienti dalle collezioni civiche. Infine, il 1 giugno 1973 venne collocata nel cortile la statua bronzea di Giulietta, opera di Nereo Costantini donata dal Lions Club di Verona, segnando la riapertura del museo civico.
L'aspetto attuale della casa-museo si deve all'intervento diretto da Antonio Avena, in particolare la facciata del cortile interno è stata decorata con elementi di reimpiego di epoca tardomedievale e del primo Rinascimento, oltre che con alcuni pezzi neomedievali ispirati a modelli del XIV e XV secolo. Il balcone è composta da una lastra in pietra di Avesa risalente al XIV secolo, proveniente da uno dei palazzi dei signori di Verona, i Della Scala, completata da delle aggiunte in stile e da due mensole modanate. Per il balcone ci si ispirò ai sepolcri pensili del Trecento, soluzione simbolica che voleva alludere al triste destino di Giulietta e Romeo.
La sala del Balcone con le opere dedicate alla tragedia shakespeariana
La sala del Letto, che ha l'aspetto caratteristico dei letti prodotti tra Medioevo e primo Rinascimento
All'interno, tra gli ambienti principali vi sono la sala del Balcone, la sala da Ballo e la sala del Letto: il primo è un ambiente riadattato e ispirato al celebre dipinto L'ultimo bacio di Romeo e Giulietta di Francesco Hayez, dove sono ospitate varie opere del XIX e XX secolo sul tema di Romeo e Giulietta; la seconda è caratterizzata da pavimentazione e soffitto lignei, oltre che da un caminetto in marmo rosso di epoca rinascimentale su cui compare una copia dello stemma dei Cappello; infine la sala del Letto, raggiungibile attraverso un ballatoio, con le pareti decorati da una pittura bicroma in stile e in cui si presenta il letto progettato dall'architetto Lorenzo Mongiardino per il film Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli.
Il rito portafortuna in amore sulla statua di Giulietta:

toccare il seno destro (come mostra la foto)
Indirizzo: Via Cappello, 23, 37121 Verona
Orari:
Lunedi chiuso
Dal martedi alla domenica è aperto dalle 9 alle 19.
Telefono: 045 803 4303
3 - PIAZZA ERBE
Piazza Erbe è la piazza più antica di Verona e si trova sopra l'area del Foro romano.
Il monumento più antico della piazza è la fontana sormontata dalla statua denominata Madonna Verona di epoca romana (datata 380) con successive integrazioni medievali. La fontana è opera di spoglio voluta da Cansignorio assemblando pezzi di epoca romana come da tradizione medievale nel periodo gotico in particolare, con grande vasca termale e statua proveniente dal Capitolium si dice un tempo fosse dorata, in occasione dell'opera idraulica di Cansignorio di portare l'acqua del torrente Lorì di Avesa fino a piazza Erbe. La statua è ornata di cartiglio tra le mani e reca impresso il vecchio motto del Comune che così recita "a questa città portatrice di giustizia e amante di lode".
Altro monumento storico è il capitello, detto Tribuna. Viene datato intorno al XIII secolo, periodo in cui venne utilizzato per varie occasioni pubbliche: in particolare sotto di esso sedevano i podestà per la cerimonia dell'insediamento e là prestavano giuramento i pretori.
Verso via Cappello sorge un'antica colonna sormontata da un'edicola di origine trecentesca, nelle cui nicchie sono scolpite a rilievo le figure della Vergine e dei santi Zeno, Pietro Martire e Cristoforo.
Sulla superba colonna in marmo bianco davanti a Palazzo Maffei, invece, è presente il leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia.
4 - PONTE PIETRA

Il ponte Pietra (in veneto ponte Piéra) è il più antico ponte di Verona sul fiume Adige, l'unico rimasto di epoca romana.
Nei secoli ha subito numerosi crolli, ricostruzioni e restauri. Gli interventi più importanti furono quello del II sec. d.C. che portò all’inserimento di blocchi di marmo; quello del 1298 che lo dotò delle torri in testa al ponte (una distrutta nel 1801); quello del 1520 di fra’ Giocondo; quello del 1957-59, quando il ponte venne completamente ricostruito per anastilosi perché i tedeschi in ritirata, nel 1945, l’avevano fatto esplodere. I lavori vennero seguiti dall'ing. Arturo Danusso e dai progettisti Piero Gazzola e Libero Cecchini.
I blocchi di pietra e i mattoni, proiettati nel letto del fiume dall’esplosione, furono recuperati, ordinati e numerati, consentendone il reimpiego nella ricostruzione.
Il ponte attuale è a cinque arcate. Le prime due a sinistra sono romane, in grossi blocchi di calcare bianco locale; nella pila fra le due arcate è visibile una delle finestrelle (in origine, una su ogni pila) che assicuravano un efficace sfogo alla corrente del fiume in piena. Nell’arco della seconda arcata è visibile una figura scultorea maschile del II o III sec. d.C. L’arcata destra, con la rimanente torre di testa, risale al rifacimento in mattoni del 1298, voluto da Alberto I della Scala. Le due arcate al centro risalgono probabilmente alla ricostruzione del 1520.
Verona è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per le peculiarità urbanistiche e per il patrimonio artistico e culturale. Il suo simbolo è l'Arena ed è conosciuta nel mondo per l'opera di William Shakespeare Romeo e Giulietta. Sede universitaria e importante snodo di scambio logistico e intermodale tramite il Quadrante Europa, l'industria riveste un ruolo chiave nell'economia della città, come il turismo fieristico e culturale
Inoltre vi consiglio dove pranzare o cenare:

-GUAPO RISTORANTE
Unico ristorante a Verona specializzato nella cottura della carne alla griglia. Solo i migliori tagli direttamente dall'argentina.
Indirizzo: Via Giovanna Murari Brà, 49/A, 37136 Verona
Per info e prenotazioni visita il loro sito: https://guaporistorante.it/
Telefono: 045 823 0137
-ALL'ANTICO VINAIO

Un menu al bacio attende tutti gli appassionati dell’Antico Vinaio e, come da tradizione per ogni città, anche Verona ha una schiacciata dedicata, creata con ingredienti tipici del territorio: soppressa, formaggio Monteveronese di Malga, zucchine e crema di cipolle. Schiacciate classiche o più ricercate stupiranno golosi e intenditori grazie a ingredienti di prima scelta e abbinamenti inaspettati, abbracciati da due strati di focaccia croccante. Una selezione di bevande e una scelta di vini conclude un’esperienza da non perdere.
Il segreto del successo dell'Antico Vinaio risiede nella fedeltà alla tradizione toscana, proponendo schiacciate farcite con prodotti locali di alta qualità. Tra le proposte più amate, troviamo "L'Italiana", con prosciutto crudo di Parma, mozzarella di bufala, pomodoro e basilico, e "La Paradiso", con mortadella, crema di pistacchio, stracciatella e granella di pistacchio.
Indirizzo: Via Giuseppe Mazzini, 27, 37100 Verona VR
Per info visita il loro sito: https://www.allanticovinaio.com/verona/
Telefono: 045 631 5167
Articolo e foto di Maria Carmen Russo